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Immaginiamo che a parlare sia la città di Milano. A ogni abitante, cittadino, turista, curioso che si ferma per chiederle “Ma tu, Milano, chi sei? Come sei fatta davvero?”, la città risponde “Come tu mi vedi” e non per eludere la domanda ma perché ogni luogo si costruisce nello sguardo di chi lo osserva, e così Milano è negli occhi di chi la abita e questi sguardi hanno bisogno di incontrarsi per dare vita a una città che sia di tutte e tutti. È alla ricerca di questa immagine composita e ricca di una Milano abitabile e a misura d’uomo che si muove questo progetto.
“Come tu Mi vedi” è un insieme di laboratori artistici, creativi, teatrali, attività all’aperto, biciclettate teatralizzate, pic nic e tante possibilità aperte alla cittadinanza per incontrarsi, scoprire luoghi nuovi o abitare in modo più intenso gli spazi già noti.
1-22 LUGLIO
Una città è fatta delle sue costruzioni, ma soprattutto delle persone che la abitano e la sua immagine si forma a partire dal loro punto di vista. Come ne “Le città invisibili” di Italo Calvino non esiste una versione univoca, ma il luogo è formato dall’esperienza che se ne fa come visitatori o abitanti. Il progetto “come tu MI vedi” si propone proprio l’obiettivo di lavorare con e tra gli abitanti delle zone 3 -5-6 di Milano e portare alla luce il loro punto di vista sulla vita in città: punto di vista che costituisce una parte importantissima del patrimonio culturale e immateriale di quei luoghi. La cucina è uno degli aspetti del vivere cittadino in cui ci addentriamo lungo tutto il progetto. “CucinaMI” è infatti la prima tappa di una azione che porterà a “Ricettario POP”, una serie di incursioni teatrali affidate ai ragazzi del laboratorio teatrale “LA FAME DELLO ZANNI”che saranno realizzate durante il PIC NIC SOTTO IL FUNGO al Barrio’s in Barona il 6 ottobre 2024. L’iniziativa, promossa da “Milano è viva” sarà inserita anche all’interno del palinsesto del Festival “Il mito delle donne”, anch’esso promosso da “Milano è viva”. Cucinami è un invito a raccontare storie, perché questo sono le ricette: storie che parlano di casa, di cura, di momenti di condivisione. Il cibo, la convivialità sono spesso il momento attorno a cui ruota la nostra vita sociale più calda e carica di ricordi. Il laboratorio cucinami prevede la realizzazione di una serie di interviste in cui chiederemo agli avventori dei mercati di zona di raccontarci una ricetta di casa. Questa raccolta di storie costituirà il primo nucleo del lavoro di creazione che sarà portato avanti in vista della restituzione finale di ottobre.
10-17-24 Settembre e 1-8 Ottobre
Si tratta di un laboratorio teatrale/artistico articolato in 5 incontri e rivolto ai ragazzi e alle ragazze del Centro diurno l’orizzonte in zona Porta Venezia.
Attraverso lo strumento del teatro e dell’arte proveremo a far emergere storie e immaginari rispetto alla fatidica domanda: cosa vorresti fare da grande?
Ci interessa chiederlo indirettamente ai ragazzi che spesso affrontano situazioni “da grandi” anzitempo, ci interessa parlare con loro dei sogni, se ci sono, ma anche delle paure perché saranno presto adulti e rappresentano un pezzo importante di futuro di questa città.La speranza che possano essere cittadini responsabili in che misura si lega al fatto che possano essere soddisfatti del proprio lavoro? Il lavoro che spesso sembra una gabbia a volte è indipendenza e libertà, altre volte è l’ambito di incontri postivi oppure è come una drammatica prosecuzione della scuola in cui altri decidono per noi. In una città come Milano dove il lavoro è una dimensione identificante e a volte totalizzante cosa è il lavoro per i ragazzi? Cosa per i loro genitori? E cosa rappresenta nella loro storia personale e di cittadini di Milano?
13, 28 Settembre e 5 Ottobre – h 14,30- 16,30, 6 ottobre h 10
Il laboratorio di teatro si articolerà in 4 incontri da due ore e una restituzione in forma di incursione teatrale durante il Pic nic che si terrà il giorno 6 Ottobre al Barrio’s all’interno delle iniziative di “Come tu mi vedi” e anche del ricco palinsensto del Festival “Il Mito delle Donne”.
Lavoreremo sulle interviste raccolte nel mese di luglio sul tema del cibo in giro per i mercati milanesi e su alcuni pezzi di teatro sullo stesso tema per comporre alcune azioni performative che accompagneranno il momento conviviale del pic nic.
La restituzione, che prenderà il nome di RICETTARIO POP, vedrà alcuni ragazzi con anni di esperienza nei corsi teatrali del Barrio’s farsi corifei dei più giovani nell’ottica di costruire interazione e continuità nel progetto culturale che coinvolge questi ragazzi attraverso il Barrio’s che si fa per loro punto di riferimento e fucina di possibilità.
Il cibo e il momento conviviale sono il pretesto per richiamare ricordi, piccole azioni e modi di stare insieme che sono cultura e cura dell’altro e di sé. Sono anche ormai legati a un immaginario di successo e competizione, di creatività oltre che di tradizione. Quattro incontri per cucinare assieme un po’ di cibo anche per l’anima.
15-22-29 Settembre – prima partenza h 10.30
Inizia tutto al confine del parco Andrea Campana, ex Parco Teramo da dove, in gruppi di massimo 15 partecipanti muniti di propria bicicletta, partiremo alla volta di Gratosoglo e Ronchetto delle Rane costeggiando il Parco delle risaie. Nella Piazza Senza nome antistante la Chiesa di Santa Maria Madre della Chiesa, all’ombra delle torri bianche di Gratosoglio ci fermeremo per una sosta ad ascoltare, accompagnati dalla musica, le storie e le leggende della zona raccontate da 4 attori. Da qui il gruppo ripartirà per raggiungere Ronchetto delle Rane dove concluderemo il nostro giro e, per chi vuole, ci sarà la possibilità di pranzare a un prezzo vantaggioso al Ristoro delle rane e Ranokkio.
Storie sostenibili invita a una mobilità lenta, sostenibile, che conceda lo spazio di una sosta per raccontarsi una storia e riprendere contatto con quei luoghi urbani che troppo spesso sono abbandonati all’incuria e con la natura che ne fa parte. Abbiamo spazio di rallentare? Abbiamo tempo per viaggiare nel tempo? Qualche domenica di Settembre può essere un buon momento per ricordarsi a che ritmo batte il nostro cuore e fare che sia la città a riallinearsi con lui. A Ronchetto ci sarà la possibilità di proseguire assieme la mattinata con IL PRANZO DEL VIANDANTE.
15-22-29 Settembre, a partire dalle ore 12
Il Ristoro delle Rane e Ranokkio è una realtà che si occupa di ristorazione con un accento su inclusione e cucina a km 0 o quasi.
Si tratta di uno spazio accogliente gestito da una cooperativa che da anni fa inserimento lavorativo di ragazzi con disabilità ed è una vera e propria oasi fuori dalla caoticità della città che si trova comuqnue a due passi. In collaborazione con Podere Ronchetto è pronto a offrire agli spettatori e ai viandanti il meritato ristoro con un menù studiato appositamente per permettere a tutti di ricaricarsi e riprendere le bici per il ritorno a casa.
i prodotti freschi di stagione, coltivati in loco, saranno una degna conclusione per questo viaggio alla scoperta del patrimonio di questa zona della città.
6 Ottobre h 10-13
Strappare i confini è un momento di cucito comunitario e creativo. Ogni partecipante porterà stoffe che è disposto a mettere in condivisione e assieme strapperemo le stoffe in pezzi che cuciremo assieme creando un grande telo patchwork che identificherà il luogo del successivo pic nic. Questa attività che nasce da una riflessione sullo stare assieme e sul condividere una coperta da pic nic , del cibo semplice, del tempo vuole superare confini linguistici e culturali.
Strappare le stoffe è come strappare i confini che ci dividono, i confini del mio e del tuo, del famigliare e di ciò che è altro da me, ricucirle è ciò che facciamo per dare un nuovo assetto: sono operazioni con cui anche noi cuciamo e ricuciamo una comunità e ci riconnettiamo a noi stessi in un atto creativo e generativo, che semina accoglienza, integrazione e richiede un lavoro di concerto, fianco a fianco. Il nostro cucire sarà accompagnato appunto da un concerto perchè l’attività si inserisce felicemente oltre che nel progetto Come tu mi vedi anche tra le attività del Festival Il Mito delle donne che la ospita nel suo palinsesto. A seguire il pic nic e la balera prima degli eventi previsti per la sera!!
6 Ottobre
Ognuno porterà il suo contributo culinario come si fa in un pranzo tra amici e ci troveremo tutti a condividere questo momento sotto il Fungo del Barrio’s.
Rinnovando una usanza già praticata in zona promuoviamo questo momento comunitario e conviviale che sarà accompagnato dalle incursioni teatrali degli adolescenti del laboratorio teatrale LA FAME DELLO ZANNI che reciteranno Il RICETTARIO POP.
Un evento trasversale che intende connettere culture e generazioni con spensieratezza favorendo incontri, scambi e un modo di abitare la piazza come una moderna agorà crocevia di cittadini.
6 Ottobre dalle ore 13
Incursioni teatrali sul tema del cibo che coinvolgeranno i ragazzi che da anni frequentano i laboratori di teatro del Barrio’s insieme con i più giovani che appena si affacciano a questa attività.
Mischiando letture, partiture e improvvisazioni concertate i ragazzi accompagneranno il Pic Nic sotto il Fungo raccontando ricette di ogni parte del mondo, usanze e tradizioni legate al cibo e attingendo al repertorio teatrale che rende principe questo tema del ritrovarsi attorno a un tavolo.
Culturalmente l’alimentazione è un ambito in cui da sempre si riversano aspetti improtantissimi del vivere sociale e questo lavoro teatrale vuole proprio sposare il momento conviviale con il racconto che esiste prima e attorno a questo momento. Ogni intervento sarà replicato più volte senza ausilio tecnico in mezzo alle persone proprio per facilitare un contatto , generare uno spunto di conversazione, unire attorno a una storia e a del buon cibo persone che non si conoscono.
12 e 13 ottobre h 15-17
La periferia Sud si Milano ha tra le sue attività industriali storiche la fabbricazione di carta. L’esperienza artigianale della fabbricazione della carta è un potente mezzo di riconnessione con la materia, con la sua forza e la sua fragilità. Raccontando la magnifica, affascinante storia della carta e gli aspetti più legati al territorio dove si produceva guideremo i partecipanti attraverso i semplici ma suggestivi passaggi di messa in forma di alcuni fogli.
Se è vero che l’ apprendimento si radica meglio attraverso l’esperienza diretta e il piacere, siamo certi che i partecipanti apprenderanno molti segreti in poco tempo guidati proprio dal piacere di questa materia incredibile.
20 e 27 ottobre h 17-19
Il confine tra campagna e città è anche un confine sonoro. Quali suoni caratterizzano lo spazio urbano e quali lo spazio naturale. Ci sono suoni che trasmigrano da uno spazio all’altro? Sonorità che riconosciamo? Che musica produce la città di Milano. Per scoprirlo seguiremo Danilo Gervasoni nel campionamento di suoni di due aree di Milano per poi selezionare quelli che andranno a comporre una traccia sonora. Costruiremo così una sorta di racconto sonoro di un viaggio, di un passaggio tra due mondi. Immergersi e ascoltare, raccogliere e ricomporre: sono sempre le azioni della cura quelle che caratterizzano il lavoro che facciamo sui confini. Sono azioni sul territorio che riverberano dentro ognuno di noi. Sempre così distratti, iperstimolati e connessi siamo invitati a prenderci un attimo per ricontattare il nostro senso più acuto e sottile, in grado di influenzare così profondamente il nostro umore da essere costantemente chiamato in causa ovunque: dalla musica nei bar ai suoni nei centri massaggi. Forse ascoltando il fuori con attenzione rinnovata è possibile percepire meglio anche il dentro.
26 e 27 Ottobre – dalle 10:00 alle 15:30
Lungo i sentieri dei luoghi naturali giacciono piccoli rami foglie e frutti che si avviano al loro ciclo durante l’autunno. Una breve gita alla scoperta di queste forme naturali, un percorso in cui scegliere attentamente e raccogliere ciò che attiva la fantasia per poi ritrovarci in un laboratorio attrezzato per la costruzione di maschere. Ogni giovane partecipante sarà guidato e assistito nella decorazione di una maschera personale che verrà indossata per uscire dal luogo di ritrovo sfilando per le vie del quartiere.
Portare sul viso elementi naturali, giocare a creare forme in cui nascondersi, perdersi come piccoli elfi per ritrovarsi col gioco, sono le azioni che abbiamo pensato di utilizzare per valorizzare un rapporto fondamentale per i bambini che è quello con la natura, anche e sopratutto per chi vive in città. Nella nostra città non mancano i parchi che sono una risorsa importante e necessitano di essere abitati, amati e curati fin da quando si è piccoli.
