“Eno. Synestesia” è uno spettacolo ibrido: danza, musica elettronica e teatro coesistono e collaborano per avvicinarci alla figura di Brian Eno in una sorta di agile recital che suggerisce senza rappresentare, esplora e traduce senza ansia di filologia. É possibile riassumere la figura e le vita di Brian Eno uomo e artista? NO. Meglio fugare ogni dubbio subito: questo non è possibile.
Più si cerca di circoscrivere la narrazione di questa figura più essa, ribellandosi ad ogni definizione e rimandando a particolari, a teorie e ad altri personaggi del suo tempo e non solo, si apre.
Quelli che vengono narrati sono 6 luoghi della sua vita che suggeriscono 6 tappe , 6 punti su una mappa del tempo, dello spazio e delle idee per orientarsi nel considerare la sua vastissima produzione in tutti i campi che ha toccato come musicista, come produttore di altri musicisti, come artista visivo, filosofo, compositore, scrittore, finanziatore di imprese coraggiose e lungimiranti.
Puoi ascoltare un estratto della musica utilizzata durante lo spettacolo qui:
Con questo lavoro usciamo da una zona di confort per accostarci con l’entusiasmo dei neofiti al mondo della musica elettronica e della danza. Incoraggiati in questo proprio dallo studio della carriera di Brian Eno accettiamo che il nostro modo di tradurre questa figura sia necessariamente tradirla: farla passare attraverso di noi, lasciare che influenzi la nostra sensibilità di artisti .
Accanto al lavoro di documentazione più vicino a una esplorazione documentaristica c’è sempre infatti il tentativo di applicare i principi dell’operare artistico di Eno a ciò che avviene in scena.
Il lavoro, presentato in fase di studio nel magico contesto delle chiatte del Porto Antico di Genova all’interno del Festival Electropark aspetta di modificarsi in ogni casa che troverà mantenendo deliberatamente una componente di non riproducibilità esatta , di caso all’interno della struttura definita, di creatività in movimento, di rapporto anche fisico con la tecnologia del suono e con il mistero dell’ascolto che tanto ha spinto Eno nelle sue ricerche.
La sua figura ci ha affascinato prima di tutto in quanto generatore di visioni che hanno aperto strade e hanno ispirato, influenzato, reso più curiosi e mobili altri artisti e, tra loro, anche noi.
AUTORE
Elisabetta Carosio
REGIA E SCENOGRAFIA
Elisabetta Carosio
ATTORI
Gabriele Genovese
Elisabetta Carosio
Flora Orciari (danzatrice)
SOUND DESIGNER
Danilo Gervasoni